Visita al Giardino del Redentore
- Caterina

- 3 nov
- Tempo di lettura: 2 min
Accanto alla maestosa Chiesa del Redentore, sull’isola della Giudecca, si trova un luogo straordinario e per lungo tempo rimasto nascosto: il grande giardino-orto dei frati cappuccini. Per secoli questo spazio verde, protetto da alte mura e silenzio, è stato inaccessibile al pubblico, custodendo al suo interno un prezioso equilibrio tra natura, spiritualità e lavoro manuale.

I frati cappuccini, che da sempre abitano il convento annesso alla chiesa, hanno curato questo giardino con dedizione e semplicità. Tra le aiuole di erbe aromatiche, gli alberi da frutto e gli ortaggi di stagione, essi trovavano un luogo di meditazione e di preghiera, ma anche uno spazio di servizio e di carità. Il raccolto del giardino, infatti, veniva spesso destinato ai più bisognosi della città, in linea con lo spirito di umiltà e solidarietà che da sempre contraddistingue l’ordine cappuccino.
Con il passare dei secoli, però, il giardino ha conosciuto periodi di abbandono e difficoltà. Le maree e le acque alte, in particolare quelle eccezionali del 2019, hanno provocato gravi danni, sommergendo completamente l’orto e compromettendo il suolo e le coltivazioni. È stato necessario un lungo e accurato lavoro di restauro, durato diversi anni, per restituire al giardino la sua antica bellezza e vitalità.
Oggi, grazie all’impegno dei frati e al sostegno di enti e volontari, il Giardino del Redentore è tornato a vivere. I visitatori possono finalmente accedervi e scoprire un angolo di Venezia dove il tempo sembra essersi fermato: un luogo di pace e silenzio, dove la natura, l’arte e la fede convivono in armonia. Passeggiando tra i filari e le piante officinali, si percepisce ancora la presenza discreta dei frati che, da secoli, coltivano non solo la terra, ma anche lo spirito.









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